Articolo di Gloria Belà del 03/02/2025
LA GESTIONE DEI SINTOMI DELLA DEMENZA
1. LA DEMENZA
Il termine Demenza indica una progressiva perdita delle funzioni cognitive (attenzione, funzioni esecutive, apprendimento e memoria, linguaggio, funzione percettivo-motoria o cognizione sociale), con conseguente riduzione dell’autonomia e interferenza delle le normali attività quotidiane.
I principali tipi di demenza sono:
1)Morbo di alzhaimer: forma di demenza più diffusa;
2)La demenza vascolare: perdita della funzione mentale dovuta a una distruzione del tessuto cerebrale in seguito alla diminuzione o al blocco dell’apporto di sangue. Il più delle volte è causata da ictus, importanti o molti lievi”. Rispetto alla malattia di Alzheimer, la demenza vascolare tende a causare perdita di memoria più tardi e a colpire meno la personalità
3) La demenza frontotemporale: ha una componente genetica e – come dice il nome – è caratterizzata da un coinvolgimento anomalo dei lobi frontali e temporali del cervello. La malattia di Pick è inclusa in questo gruppo.
4) Demenza con corpi di Lewy: Deterioramento cognitivo cronico caratterizzato da inclusioni cellulari chiamate corpi di Lewy situate nel citoplasma dei neuroni corticali).
2. QUALI SONO I SINTOMI DELLA DEMENZA?
i SINTOMI delle demenze possono essere suddivisi in 3 grandi macroaree:
- • EMOTIVI --> ansia, apatia, depressione, umore labile.
- • PSICOTICI--> deliri e allucinazioni (spesso provocate da percezioni errate)
- • COMPORTAMENTALI --> agitazione psicomotoria (qui rientra l’affaccendamento e il vagabondaggio); disturbi dell’alimentazione; alterazione del sonno.
3. LA GESTIONE DEI SINTOMI COMPORTAMENTALI DELLA DEMENZA
Nei casi specifici di:
• Wandering (vagabondaggio):
-Assicurare che la passeggiata avvenga in sicurezza;
-Promuovere l’utilizzo di un abbigliamento comodo e sicuro;
-Se possibile avvalersi di ausili (es. bastone,).
È importante NON:
-tentare di far smettere la perché potrebbe indispettirlo.
• Disturbi dell’alimentazione:
-è utile razionare il cibo in spuntini;
-Mettere a disposizione alimenti extra, facilmente accessibili e di facile assunzione, possibilmente a lui/lei graditi;
-Consultare il medico affinché prescriva eventuali integratori;
-Eliminare stimoli altamente distraenti.
NON:
- spazientirsi o rimproverare;
-pretendere che il soggetto mangi a orari normali e che rispetti sempre le buone maniere.
• Problemi di sonno:
-verificare che non abbia bisogni fisiologici o disagi fisici;
-sarebbe meglio evitare riposini diurni e l’assunzione serale di sostanze stimolanti;
- Assicurare un ambiente tranquillo;
- Stimolare l’attività fisica.
• Affaccendamento:
-è utile lasciarlo fare, assicurandosi che utilizzi (o fornendogli) dei materiali che possono essere manipolati senza pericolo;
-Provare a tenerlo occupato in attività utili, piacevoli e che aumentano il suo senso di autoefficacia.
NON:
-Bloccarlo nello svolgimento delle attività;
-Biasimarlo.
• Problemi comunicativi:
- Occorre dare alla persona il tempo necessario per rispondere e parlare.
• Apatia:
- Evitare che si abbandoni all’apatia e cercare stimoli positivi;
- Sfruttare gli automatismi (filastrocche, canzoni);
- Chiedere aiuto per svolgere faccende;
- Proporre compiti coerenti con le sue abilità;
- Utilizzare rinforzi positivi per aumentare la sua autostima.
NON:
-fare finta di niente
-costringerlo/a a fare qualcosa che proprio non ha voglia di fare.
• Umore labile:
-Assumere un atteggiamento rassicurante di fronte ai cambi d’umore;
-Cercare di comprendere se sono affiorati ricordi tristi;
-Unirsi alla sua emozione (se positiva).
NON:
-riprendere;
-cercare di farlo/a ragionare.
• Depressione:
-Stimolare a svolgere attività piacevoli;
- Evitare stress;
- Assicurare un ambiente tranquillo;
- Stimolare l’attività fisica e occupazioni;
- Spostare la sua attenzione;
NON:
-sminuire il suo dolore o dire frasi come « tirati su!»
• Problemi di memoria:
-Se la persona non si ricorda come si fa qualcosa puoi offrirti di mostrarglielo tu o chiedergli se puoi farlo insieme a lui;
-in caso di smarrimento di un oggetto offri il tuo aiuto in maniera rassicurante;
- Se occorre ripetere una frase fallo con calma.
• Problemi d’ansia o di tensione
-Cercare di capire le cause;
-Tranquillizzare e suggere un’attività (pittura o passeggiata);
- Mantenere una routine e un ambiente tranquillo;
Importante
NON:
-fare finta di niente;
-dire «Calmati!».
• aggressività:
-Badare alla propria integrità;
-Limitare al minimo le situazioni che possono essere vissute come minacciose;
NON:
-sgridare perché il soggetto non capirebbe;
-contraddire poiché la persona ha poca tolleranza alle frustrazioni.
4. GESTIONE DEI SINTOMI PSICOTICI DELLA DEMENZA
• allucinazioni e deliri
- Individuare ed eliminare eventuali stimoli ambientali di disturbo (luci/rumori);
- Comprendere lo stato d’animo e assecondare nei limiti del possibile (cercando di calmare);
- Distrarre;
-parlare con un medico.
NON:
-smentire o cercare di far ragionare;
-deridere o sgridare.